PRIGIONIERA – di Mimma Caravaggi

Non ricordo quando sono cominciati ma solo che si susseguivano uno dietro l’altro giorno dopo giorno aumentando la mia paura. Con chi avrei potuto confidarmi? Ero giovane circa 30/32 anni e, a parte mio marito, sola, sempre molto sola. Eppure un giorno presi il coraggio e iniziai a parlare dei miei attacchi di panico con lui e gli confidai che non riuscivo più a fare la doccia ma mi lavavo pezzo per pezzo. L’acqua che scorreva all’improvviso dalla doccia su di me mi lasciava senza fiato e non riuscivo più a respirare regolarmente ma sempre con più affanno e un pensiero unico attraversava la mia mente: “Mi sento male!” E come mi affannavo a chiudere immediatamente l’acqua, a sedermi e a cercare di respirare regolarmente ma ci impiegavo diversi minuti prima di calmarmi poi dovevo uscire da lì, aprire la porta e scappare, ma dove andare ? La mia mente elaborava i pensieri che si aggrovigliavano in un turbinio veloce per trovare una soluzione che riuscisse a calmarmi. Non era facile, soprattutto le prime volte. Se prendevo il bus per andare a lavorare la mattina, appena iniziava ad affollarsi sentivo il respiro aumentare salire su fino in gola quasi a soffocarmi così alla prima fermata scendevo e cercavo un taxi e mi facevo portare a destinazione e così anche al rientro a casa. Se poi trovavo la casa vuota come solito uscivo di corsa e andavo dalla mia amica Licia che fortunatamente abitava molto vicina e passavo i pomeriggi con lei e i suoi due figli fino all’ora di cena. Poi mi facevo coraggio e tornavo a casa a breve sarebbe tornata la mia padrona di casa e non sarei più stata sola. Mio marito? Se aveva voglia tornava a casa per la cena altrimenti potevano essere le sette o le tre di notte. Passava le sue ore a giocare a bridge o altro. A volte lo cercavo telefonando al bar dove andava a giocare per passare il tempo, ma a volte faceva dire che non c’era e i miei attacchi riprendevano sempre più vicini e senza soluzione. Un periodo durato più di 4 anni e pensavo che non ne sarei mai venuta fuori. Per affrontare la paura, mangiavo e mi sembrava di sentirmi un po’ meglio ma durava poco. Un giorno stanca di tutta questa situazione che dovevo affrontare completamente da sola senza l’aiuto di nessuno, decisi che avrei cercato uno psicologo per farmi aiutare. dopo varie ricerche lo trovai e fui anche molto fortunata perché è stato veramente bravo a guidarmi pian piano fino alla guarigione. Ricordo però che quando arrivai da lui vergognosa del mio stato e non sapendo dove cominciare, mi aiutò a far venire fuori tutte le mie paure e molto altro. Mentre parlavo senza fermarmi un attimo lui mi studiava e alla fine del mio lungo sfogo mi guardò e mi chiese “Perché è venuta da me ? Ha tutto chiaro che bisogno ha di discuterne con me?” Lo guardai stupita, anzi esterrefatta senza capire il significato della domanda. E lui capì che nonostante avessi espresso chiaramente tutti i miei problemi e le mie paure io non avevo afferrato il significato dei fatti poiché lì c’erano anche le soluzioni ma io non le vedevo, non le capivo. Mi ci sono voluti 4 lunghi anni per capire e venirne fuori. Quando comunicai a mio marito che avevo preso la decisione di seguire uno psicologo per farmi aiutare mi rispose che non ne avevo bisogno che mi avrebbe aiutato lui visto che sapeva cosa e come fare! Il mio matrimonio si stava già sgretolando da un po’ di tempo e forse questa era una delle cause dei miei attacchi di panico. Dopo 18 anni insieme capii che era finito veramente e che non valeva, nonostante il dolore l’affetto e l’amore, continuare una vita con così poche aspettative senza valori, per cui risposi che mettersi, come aveva fatto lui, al disopra di uno psicologo anche il peggiore della specie, avrebbe sempre saputo qualcosa più di lui. E iniziai a frequentare le sedute, inizialmente una volta a settimana poi piano piano sempre a diminuire: ogni 15 giorni, ogni mese fino a chiedergli che mi sembrava di stare meglio e che volevo chiudere i nostri colloqui. Mi disse che secondo lui avrei dovuto ancora continuare per un altro po’ ma che se mi sentivo così sicura andava bene la mia decisione di lasciarlo. Ma stavo decisamente meglio. Gli attacchi di panico erano quasi spariti avevo solo qualche piccola ricaduta ogni tanto ma avevo trovato piccole strategie per andare avanti anche se la paura non mi aveva lasciata del tutto riuscivo a stare da sola a casa, a riprendere l’autobus e a fare la doccia. Che bella sensazione essere tornata a vivere come una qualsiasi normale persona. Nel frattempo avevo mandato fuori di casa mio marito che, sempre per aiutarmi, si era messo con una mia amica e anche questa volta, a causa della mia ingenuità e mancanza di cattiveria direi, ci ho impiegato molti mesi prima che me ne accorgessi. Tutti gli amici sapevano ed io non vedevo probabilmente ciò che non volevo vedere e capire. Quel periodo fu veramente letale : il mio matrimonio in frantumi, io in cura dallo psicologo per riprendere in mano la mia vita le mie sicurezze la mia indipendenza e il posto di lavoro a rischio per un grande scandalo. Eppure ne sono venuta fuori piano piano con i miei tempi per poi finire di nuovo nella ragnatela di mancanza di affetti, forse peggiore della prima ma sempre pensata, ragionata, accettata. Ora se cerco di tirare le somme mi ritrovo a mani vuote sempre con problemi da risolvere e non sempre in grado di venirne fuori ma nonostante tutto non mi sono mai arresa.
Non ti arrendi, anzi trovi sempre piccole piante da far crescere, piantine dai fiori arcobaleno, non c’ e mai nero nel tuo seminare….ciao a presto Mì…..
"Mi piace""Mi piace"
Frugare nel passato porta sempre rivelazioni. Purtroppo anche molti rimpianti. Ma le lezioni del vissuto vanno imparate e utilizzate.
Dentro abbiamo tutto. Per continuare nella vita ANCHE con un sorriso.
Bentornata
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie di aver condiviso con noi una parte della tua vita.Sei una persona forte e positiva,non arrenderti.
Ben tornata !!!!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie a tutte voi lo stare a casa porta a riflettere soprattutto sul passato 🤗
"Mi piace""Mi piace"