Ferite di primavera

Emozioni – di Sandra Conticini

Sono anni che non veniva una primavera così , con un sole splendido e caldo, nel cielo non si vede una nuvola nel raggio di chilometri. Diverse volte nei giorni di Pasqua o nei ponti di fine aprile sono andata a fare girate al mare o in montagna e pioveva, era freddo, a volte ho trovato anche la neve!

Quest’anno, che dobbiamo stare chiusi nelle nostre case,  di acqua, nuvole e freddo non vi è traccia.

Da un mese sono chiusa in casa, non pensavo di farcela. I primi giorni volevo uscire, poi quando era il momento di aprire la porta rinunciavo, perchè mi accorgevo che avrei sbagliato e una volta fuori  mi sarei sentita  fuori posto.  I giorni passano, alcuni meglio altri non troppo bene, e siamo  a sperare che questa situazione passi in fretta, pensando che tutto torni come prima, ma non credo sia tanto facile.

Eravamo sempre in giro, cinema, teatri, concerti, ristoranti, cene, viaggi, aerei, treni, ora nessuno si fida dell’altro,  ci evitiamo. Quando siamo fuori con le mascherine non si respira,le mani dentro i guanti sudano, e chissà ancora per quanto tempo dobbiamo continuare ad uscire in questa maniera.

Nessuno  poteva immaginare una cosa così devastante da mettere in ginocchio  il mondo.

Tutto dorme in questo periodo, è tutto ovattato, ogni tanto si sente passare qualche macchina, l’abbaiare di un cane o il cinguettio di qualche uccellino, ma quando piano piano tutto si risveglierà riusciremo  a vedere la vita in un’altra maniera, meno affannata e di corsa, o ritorneremo come eravamo? Io penso che, dopo un primo periodo, tutto sarà come prima perché l’uomo, purtroppo, si scorda quello che non vuole ricordare e ritornerà a fare gli stessi errori.

Avatar di Sconosciuto

Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

1 commento su “Ferite di primavera”

Lascia un commento