Un pensiero sul fondo

Mi manca – di Patrizia Fusi

Il CVID-19 mi ha fatto scoprire un confine fuori e dentro di me.

Guardare dalle finestre la vita che scorre fuori, gli alberi che vanno avanti con il loro germogliare.

 Il prato con le margherite che quando c’è il sole hanno le corolle aperte.

 L’airone cenerino che sfreccia veloce su gli alberi del borro.

 Un germano reale con il suo piumaggio colorato, sparisce veloce alla mi vista.

Anche dentro di me ho sentito un limite, pesantezza, l’ho guadata, mi sono resa conto di cosa mi manca, cosa era questa pesantezza.

Mi manca prendermi cura dei mie cari.

Mi manca la loro presenza fisica, il parlarci, sentire le loro voci.

Mi mancano i miei amici, conoscenti, vicini, lo scambiarsi poche frasi.

Mi manca la biblioteca, con tutta quella gioventù silenziosa, ma piena di vita.

Mi mancano i nostri martedì.

Mi manca il piacere di galleggiare nell’acqua il sentimi accarezzare, il muovermi in quel mondo liquido e trasparente.

Mi mancano le passeggiate nella campagna, il rumore che fa l’acqua che scorre nel borro, il brusio che l’autostrada mandava a valle, passeggiate fatte da sola, ma non sola.

Sono undici anni che abito da sola, quasi mai mi era pesato.

Ora sento il peso di questo, il non sentire il suono di una voce che parla con te.

Mi manca il sentirmi dire, lo vuoi il caffè?

Faccio un complimento alla gattina e lei mi risponde con un miagolìo.

Il mio orecchio a volte nel silenzio che mi circonda, ruba i rumori dagli altri appartamenti ed è come vivere un po’ con loro.

Questo limite imposto dalla quarantena finirà, apprezzerò ancora di più tutti gli affetti che ho e tutto quello che mi circonda.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

4 pensieri riguardo “Un pensiero sul fondo”

  1. Siamo stati costretti a rallentare. Correvamo come forsennati e la frenata brusca ha messo in evidenza tutto ciò che da un treno in corsa appare confuso e sfocato. Hai la capacità di dipingere con le parole

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  2. Brava Patrizia.Esprimi al meglio le sensazioni che proviamo .. guardiamo il mondo dalla finestra mentre vogliamo tornere a viverlo.

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