Liberazione della follia – di Vanna Bigazzi

Questa è la mia idea sotterranea: l’animo leggero e flessibile raccoglie idee sane. La scintilla, questa volta, è stata il tuffo della follia in morbide acque, dove non le è consentito albergarvi e il pesce, in questo caso, è la libertà che guarisce.
Dove abiti follia?
Ti cerco e tu mi evadi,
ti temo, ma sei molto lontana.
Certo, attenueresti i miei dolori,
ma tu non mi sei amica,
mi porti dei rancori.
Troppo flessibile è il mio centro,
più non sa raggiungere i confini,
solo grossi muri puoi incontrare.
In me calpesti terreno sconosciuto,
in me tu approdi in regioni straniere,
troppo tenero e spugnoso è il mio tessuto,
frutto ne sono gli anni di lavoro.
Potrei solo cullarti ed abbracciarti
e impedirti quell’urto sugli scogli,
dove salda potresti radicare.
Placati dunque follia, in un morbido letto
e poi apri l’ali in vasti cieli aperti,
cercando, pallida, propizie libertà.
Bellissima,Vanna…e l’immagine della follia “alata” Molto evocativa.A te il titolo di Saffo tra le Matite.😷👀😍
"Mi piace"Piace a 1 persona
Evocativa di periodi della vita in cui tutti credo ci si sia sentiti abbracciati dalla follia. Magari l’adolescenza. Grazie Vanna. Bella
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Carla e Luca per i bei commenti.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Bella,dura , intensa,un abbraccio.
"Mi piace""Mi piace"
Molto bella.
"Mi piace""Mi piace"