DONNE SULLA PORTA – di Sandra Conticini

Anche quest’estate sono lì, la Giuseppina, l’Ida, la Maria e l’Elsa, ma manca la quinta la sora Giulia che quest’inverno se n’è andata.
“Io l’ho detto a mi’ figlioli, dice la Giuseppina, quando muoio buttate via tutto e vendetela quella casa, ma fate le cose a modino, altrimenti vengo a tirarvi pe’ i piedi!!!!“
Tutti gli anni si mettono li con i loro lavoretti e passano l’estate tra una chiacchiera e l’altra a fare le solite cose da ormai cinquant’anni.
La Giuseppina, la leader del gruppo ed anche la più giovane, ha le samnie perchè vorrebbe andare in giro per i paesi a ballare o alle feste ma, come dice lei, le altre non ce la fanno sono troppo vecchie e, fra patate, calli ai piedi e dolori alle ginocchia è un miracolo se arrivano alla porta.
Ci furono degli anni che aveva trovato delle persone più giovani che andavano in ferie nella casa accanto alla sua e la sera la scarrozzavano a cene e balli e lei era contenta. Le altre passavano la serata a parlare alle sue spalle ed il giorno dopo tutto era come prima.
Anche quel tempo è passato e si è dovuta rassegnare a stare lì fuori con queste amiche a farsi prendere dalla noia.
Eh sì perchè quello è uno dei tanti paesi fantasma, sempre vuoto in inverno e in estate ci sono solo persone anziane che non sanno come fare la spesa perchè negozi non ce ne sono e si devono raccomandare a questo o a quello per farsi portare qualcosa.
In inverno si lamenta e spera di poter andare presto alla casa in campagna per stare fuori in compagnia. Quando poi è li non vede l’ora di tornare in città e chiama i figli perchè la riportino a casa, ma poi non vuole tornare.


