Ieri…oggi… con le Matite – di Rossella Gallori

C’era una porta piccola, difficile da varcare.
C’erano molte scale, ripide e faticose.
C’era una sola finestra, dal vetro opaco.
C’erano disegni che non sapevo leggere.
C’erano scritti che sembravano solo suoni.
C’ era lei…lei…lei…c’era lui e lui…ed un arrivare di corsa cambiando profumo…per piacere a loro.
C’erano fantasmi che bussavano alla porta ed altri che sotto il tavolo mordevano i polpacci, c’era la rabbia che bolliva, la voglia di scappare, il sentirsi straniera ed estranea, il fare sogni in un’altra lingua, ignorando le Ave Maria, certa che il mio kaddish , sarebbe stato ignorato, orfano anche lui come me.
C’era una nuvola rossa, due occhi color carbone, un naso a patata, golfini perbene, un sorriso silenzioso, capelli biondi.
Poi…….
C’era una stanza, con due finestre trasparenti e spifferose.
C’è una scala grande…ed un profumo che non cambio, perché è il mio.
Ci sono fantasmi amorosi che siedon con noi, qualcuno ci fa il solletico, altri asciugan piccole perle d’acqua, lacrime dolci, come i ricordi, che non mordono più. Ci guardano seduti sulla cassapanca di legno color biondonoce, si alternano, senza spingere.
C’è una porta grande, chiusa ma aperta.
Ci sono sapori e saperi, ed un gusto che è anche mio…ruzzola una caramella cattiva, dalla bocca al cestino, sventola una piccola asta di cioccolato, senza dardo, né bandiera…una mela sa di ananas ed un ananas sa di mela, confondendo idee che han voglia di perdersi…
Alzo lo sguardo e non sono solo qui…ma per strada, in un bosco, le onde mi cullano, le barche mi accolgono….spesso son per terra, a volte sottoterra, ma non ho paura, non ho più paura….
Attraverso i microscopici i fori dei Tuc vedo…vedo magia, sassi, spugne, conchiglie, parole….due occhi di fuoco, una nuvola rossa….ed una frangia di “saggina morbida” che dà valore ad aquiloni senza filo, a sugheri che affondano, a candele senza stoppino, in un lento valzer delicato e luminoso…
Poi si fa buio, ma non per sempre ….e tutti sanno il Kaddish ed io biascico l’Ave Maria……






