Gusto nonna

La nonna nella scatolina – di Tina Conti

Deve essere mela, mela secca, la mastico con i denti davanti, sento meglio il sapore fresco, rassicurante, conosciuto come quelle  delle meline che in estate vedevo infilate in una collana e appese a seccare alla finestre della casa della nonna.

Servivano in inverno per curare la tosse, bollite in poca acqua e come contentino per i bambini noiosi.

Questo, è  un sapore godurioso, mescolato a sensazioni farinose, dolci, di biscotti non biscotti, gustato a occhi chiusi sprigiona benessere e appagamento, ma colpevole anche di attacchi di golosità incontrollata ,quando ti accorgi che la scatola è subito finita ma non ti sembrava.

Dalle prime sensazioni, dalla forma, e dallo zucchero sopra  si rimane sospettosi. Poi, la scossa della menta forte, come le valda della scatolina rotonda che trovavo nel grembiule  di Cesarina in inverno.

Le volevo sempre, forse per quel poco  zucchero che ricopriva quelle caramelline verdi  che sputavo disgustata dall’odore  forte e pungente.

 Ma che fascino quella scatolina di latta. Mi capita di comprarla anche adesso, non so perché, forse per ritrovare il mondo e i profumi  della fanciullezza, momenti belli e caldi, come il sapore delle frittelle di riso, del pane nel forno a legna, dell’odore dei rami di olivo bruciati nei campi a fine inverno.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

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