Di cosa è fatto l’odore del fiume – di Stefania Bonanni

Siamo solo una delle curve di un fiume che viene da lontano, e proseguirà. Con l’acqua che scorre, e quell’odore che solo questo pezzo di fiume trasmette, così, e lo moltiplica. Odore d’erba bagnata, di muschio, di un marcio inevitabile. Odore scuro, di spuma marrone, sbatacchiata tra i sassi. Odore di piena, d’inverno, di alberi spogli e rive ricoperte di strappi. Odore che cambia, con il sole d’estate, ma si riconosce nell’ombra, e nelle pietre bagnate. Odore che rimane attaccato ai pescatori. Odore che si portava a casa il mio babbo, negli stivali, nella canna da pesca, nel retino, nella canottiera. Odore che riconosco sempre, che mi fa sentire casa questo fiume, che è sempre stato la cornice delle nostre giornate. Andare all’Arno è ripercorrere sentieri già camminati, tirare su con l’aria odori di ore di acqua, di sole, di amici, d’amore, di scorrere e ribollire. Sapere che può tutto cambiare, finché ci riconosceremo, in questo odore.
Tutto quello che siamo o siamo stati a volte è nell’odore di un fiume….
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E’ bello quando i ricordi ci trascinano e trasformano le immagini in odori e gli odori in emozioni
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Sarà che è un po il mio rifugio, di lacrime e di risate,sarà che quando scrivi….si resta affascinati….incollati alle tue parole….colgo un fiore al Girone e te lo porgo con un grazie
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