Insignificante

Un vaso insignificante – di Carmela De Pilla

Eccolo, è lì, con i suoi fianchi sinuosi e morbidi, mi ricordano un po’ quelli di Tecla, la mia Tecla pronta a travolgermi con il suo amore che straboccava dalla sua figura abbondante .

È  un vaso semplice anzi quasi insignificante, realizzato forse da un apprendista inesperto che ha dipinto tralci di rami nel tentativo mal riuscito di renderlo più bello, ma a lui tutto ciò non interessa, gode solo del piacere di accogliere mazzi di fiori  e ogni volta si sente più importante e per un attimo è felice.

Polvere su vaso – di Gabriella Crisafulli

Il vaso trionfava su una marea di pois. Si stagliava all’azzurro della tovaglia a ricordare come tutti quei fiori, ormai secchi, erano lo spunto di mille starnuti che si sarebbe portata dietro tutta la notte.

Il vaso – di Simone Bellini

Non so perchè fosse stato scelto quell’insipido vaso di coccio, dalla misera forma di una povertà assoluta, riempito con dei rami e fiori secchi di una tristezza infinita e per di più appoggiato su un tavolo con una tovaglia celeste a pois bianchi che dava vita ad un orrido contrasto.

Ensemble bruttino e disordinato – di Mimma Caravaggi

La tavola rettangolare, con la sua tovaglietta celeste a pois bianchi stesa malamente oltre ad essere piena di oggetti vari, mi dà un’ansia particolare che non so descrivere. La moltitudine di bottigliette che si ergono a segnalare il posto di ognuno di noi e gli occhiali appoggiati in attesa di essere inforcati per leggere e scrivere, le penne di ognuno così diverse nei colori e nelle scritture mi infastidiscono. Vorrei rimettere tutto in ordine nelle postazioni di ognuno: le penne accanto ai blocchi, le bottiglie sparire nelle borse appoggiate allo schienale della sedia, ben piazzata e squadrata ad accogliere il didietro dal più grande al più piccolo e Il vaso messo al centro con fiori ormai stecchiti, è quello che disturba maggiormente la mia vista e voglia d’ordine, ma è quello che seppur bruttino va a completare quella strana tavola imbandita.

Il tavolo – di Anna Meli

            Sono seduta ad un tavolo coperto con una tovaglia azzurrina a pois bianchi, piuttosto anonima.    Sopra vi sono vari oggetti: una borsa morbida bicolore rosso scuro e marrone, sembrerebbe di pelle, ripiegata su se stessa quasi inchinata, in attesa di una mano che la prenda rendendola utile  a qualcosa.   Accanto un vaso giallognolo con disegnati ramages forse di olivo. Al suo interno fiori secchi di aglio o cipolla di una tonalità di colore un po’ più chiara. La bottiglietta d’acqua lì vicino, in tempi ormai lontani avrebbe potuto servire ad evitarne la fine…forse. Ma ormai è troppo tardi.  Due paia di occhiali seduti sulle lenti sono pronti all’uso. Due bustine porta-oggetti, una a colori vivaci l’altra grigiastra, completano la vista.

            Sembra che tutto sia in attesa di qualcuno o di qualcosa che rompa l’assoluta immobilità della scena.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

1 commento su “Insignificante”

  1. Oh, il gioco delle connessioni!
    Carmela racconta il vaso ma sono io e Cecilia mette la foto ad hoc.
    Che fili.

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