
FILASTROCCA DELLA CENA CHE NON FU – di Elisabetta Brunelleschi
Il telefono squillò, squillò, squillò
La donna corse e parlò, parlò, parlò
della cena si scordò, scordò, scordò.
E il fuoco del camino bruciò, bruciò, bruciò.
Il tegame tutto tutto nero diventò
e il suo fragrante contenuto si carbonizzò.
Quando alla sera il povero marito risecchito la porta varcò
nel suo naso un tanfo di bruciato entrò.
E allora si lagnò, lagnò, lagnò.
La donna che si vestiva di rosso bordò
si difese e altezzosa proclamò:
– È stato il telefono che squillò, squillò, squillò! –
divertente
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Simpatica e diversa.
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