
(Presenze, movimento, luce)
La sua mano, come sempre – di Anna Meli
Se ne era andato, così, all’improvviso senza lasciarmi il tempo di salutarlo, di abbracciarlo un’ultima volta ed io avevo pianto tutte le mie lacrime, la mia gola era arida, mi sentivo spenta. Così sono entrata in casa, ho acceso la luce che mi è sembrata più forte quasi accecante. – Ci sei? – La tenda si è mossa con movimento leggero, ma non c’era la finestra aperta. Ho percepito la sua presenza, un brivido ha percorso il mio corpo. Ho detto a me stessa: i fantasmi non esistono, è solo la mia mente, lui non c’è più.
Poi mi sono seduta accanto al tavolo e ho sentito le sue mani che si posavano dolcemente sulle mie spalle come era solito fare….Era il suo saluto, per dirmi che esisteva ancora, presenza invisibile ma costante nella mia vita.
“consuetudine” che sa d’ amore
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