
LiquidaMente – di Laura Galgani
Era immersa in qualcosa di tiepido, estremamente piacevole al contatto con la pelle. Vi si lasciava cullare, quasi fosse un liquido amniotico primordiale, innocente.
Teneva gli occhi chiusi, ma riusciva comunque a percepire il calore forte, insistente, di una fonte di luce alta allo Zenit che prepotente le bruciava le palpebre.
Avrebbe voluto rimanere così per sempre: immobile, impersonale, apparentemente inutile, in realtà mai così viva nell’essenza del suo essere.
All’improvviso si sentì scuotere! Si ritrovò brutalmente rovesciata a faccia in giù, a stento non perse il controllo del suo corpo. Qualcosa, con un movimento sinuoso, le era passato accanto, urtandola. Si immaginò che fosse la coda di una sirena, o di un mostro marino sconosciuto, o il lembo di una creatura fantastica, ancora da scoprire.
D’impulso si tirò su, sollevò la testa e si guardò intorno. Vide soltanto la distesa liquida intorno a sé, immobile. Poi si volse a sinistra e allora notò una scia non troppo profonda, una lieve increspatura bianca: fuggevole traccia fantasma di qualcosa che non c’è, forse di una presenza solo temuta.
Fece un bel respiro e si distese di nuovo, allargando le braccia sul dorato liquido e lasciandosi abbagliare dalla luce.
Galleggiare ….sull’oro….cullati dall’onda….e baciati dal sole….felice conclusione…..
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