La mia, di Notre Dame – di Cecilia Trinci

Siamo sicuramente in tanti ad avere ricordi legati a Notre Dame. Per me è stata i viaggi con le persone più care, i miei amori, in vari momenti della vita, perché a Parigi ho avuto la fortuna di andarci più volte. Tra tutte, oltre alla Parigi incantata con mia figlia che mi insegnò il suo trucco personale per guardare la Tour Eiffel e non dimenticarla più, mi ricordo quella del 2004, che ospitava i Campionati Sperimentali di tiro con l’arco per non vedenti. Nella foto i nostri campioni: Vincenzo Andreozzi, Alessandro Tanini, Giacomo Montanari e Barbara Vetere. Con me anche Arianna Donati.
Fino a lunedì scorso eravamo tutti convinti che certe cose, certi monumenti, certi simboli esisteranno in eterno e siamo noi che casomai le abbandoniamo. Le dimentichiamo o le mettiamo da parte o semplicemente lasciamo questa terra, come ha fatto troppo presto Vincenzo, che quel giorno della foto si sentiva vincente e immortale. Invece niente è per sempre e tutto è molto fragile. Può bastare un fiammifero, un batterio, un lampo e di quello che amiamo può rimanere all’improvviso solo un mucchietto di cenere nera.
ps: anche allora impalcature!!!
Siamo attimi e siamo fragili. Talora distratti .. e anche monumenti quasi millenari rischiamo di giocarceli in un fiat !
"Mi piace""Mi piace"
Lentamente spariscono i simboli…e con loro noi ed il nostro essere vivi.
Niente è per sempre….ma i sentimenti…no quelli non ce li posson togliere…credo, spero.
"Mi piace""Mi piace"