Crollo vetroso

Buttare via e ricominciare – di Gabriella Crisafulli

I passanti lanciavano sguardi perplessi dentro al fondo con la saracinesca spalancata sulla strada.

Il postino si fermò: “Sgombera signora?” disse.

“No” rispose ” Sto liberando” .

In realtà stava andando via, altrove, verso un’altra vita, ma se lo tenne per sé.

Alle sue spalle Richard e Ifemelu continuavano a accumulare i materiali alluvionati in cassoni pronti per il viaggio alla discarica.

Si sentiva il rumore del vetro rovesciato nei contenitori.

“Quanto se ne può raccogliere in una vita?” si disse.

C’erano meravigliosi fiaschi impagliati, damigiane,  bordolesi, bottiglie infrangibili di Coca Cola degli anni cinquanta, quelle da litro per la passata di pomodoro con l’acido salicilico, i bottiglioni da due litri,  … Alcune erano sane, tante in frantumi.

Richard e Ifemelu non si fermavano e passavano da uno scaffale all’altro: quanto tempo ci sarebbe voluto per svuotare tutto?

Adesso toccava alle lampade, quelle con la resistenza e quelle al neon. Più  in là  i piatti di Laveno,  gli specchi di bagni, buffet e toelette,  i lampadari liberty, … venivano da Como, Varese, Gallarate, Pistoia, … tutto religiosamente avvolto nella carta di giornale e serbato in scatole marcate con la scritta del contenuto al loro interno. 

“Buttare via, pensò, era arrivata l’ora di buttare via tutto per lasciare posto ad altro”.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

2 pensieri riguardo “Crollo vetroso”

  1. …..buttare via e sostituire le cose con i ricordi….non facile…..quanto può raccontare una bottiglia vuota… a volte…troppo…

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