Non piangeva. Raccontava e basta – di Sandra Conticini

Non capivano, entrò in casa sbattendo la porta ed iniziò a parlare, parlare, parlare, poi si chiuse in camera.
La conoscevano bene, era successo qualcosa di importante che le faceva molto male! Aveva bisogno di sfogarsi, rossa in viso, in preda alla rabbia, non riusciva a piangere…
Si impaurirono, pensarono a tutto, davanti ai loro occhi passarono tanti film, ma nessuno sembrava possibile!
Riuscì a calmarsi un po’ e, uscendo di camera, iniziò a raccontare. Aveva incontrato il vecchio zio della mamma che le aveva offerto un passaggio in macchina, ma l’aveva portata in un posto un po’ fuori ed aveva iniziato a sfiorarla con le mani, carezzarle i capelli e piano piano si avvicinava sempre più.
Lei, incredula, aveva provato un senso di schifo misto a paura, ma era riuscita a scendere di macchina e, correndo, era arrivata alla via principale che l’aveva riportata a casa.
Molto bello. Brava
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C’è un disgusto senza lacrime…ben descritto…
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Diretto, nitido, senza fronzoli, efficace. Brava.
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la concretezza di Sandra e il suo sapersi immedesimare
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