Mi piace l’attesa – di Ivana Acciaioli

Mi piace l’attesa
dello sferragliare languido del treno in stazione che porta mia figlia a casa,
del trillo serale seguito dalla voce calda di mio figlio che mi racconta qualcosa della sua giornata,
di ciò che riesco a comporre con le parole che scivolano vibrando lievi sulla carta,
del dolce che ho infornato,
di una vacanza o di una giornata a passeggio con le amiche,
delle serate in cui volti di persone mi osservano mentre cucino per loro.
Avrò forse un problema ma l’attesa risuona in me più del
momento reale, forse perché sembra che
duri di più, che offra più spazio all’immaginazione, ai sogni.
Nell’attesa assaporo, mi crogiolo come
quando da piccola aspettavo i passi felpati di Babbo Natale o i colpi di scopa
della Befana.
L’attesa la trovi sempre, silenziosa o chiassosa, la puoi creare, gustare, è sempre come la vuoi.