Mi piace – di Gabriella Crisafulli

In questi giorni mi piace l’aria che suona in maniera diversa. Apro le finestre e dal giardino mi vengono incontro il verso degli uccelli e il frullare delle ali di due tortore, poggiate sul secchio pieno d’acqua dove si sono fermate a bere, che si allontanano veloci. Mi piace lo schiocchiare dei legni che giunge dai giardini vicini dove fervono i lavori dopo il silenzio dell’inverno. Mi piace mia nipote che quando mi vede arrivare lascia cadere gli stivaletti a terra con un tonfo e mi porge i suoi piedi di burro e miele perché glieli massaggi e solletichi e morda per finta. Mi piace la musica jazz che mi avvolge in un locale di Ballarò e il fruscio del sipario che si apre mentre il mio respiro tace nell’attesa. Mi piace lo schiumare del caffè che viene fuori nella moka e il filo continuo del silenzio della mia casa: dopo averlo patito, adesso è un basso continuo che mi accompagna in una nuova vita.