Ultime gocce – di Vanna Bigazzi

In questa “stanzetta dell’ultimo piano” mi rifugio, qualche volta, nelle giornate di pioggia: mi piace osservare, dall’ampia vetrata, le tegole luccicanti dei tetti bagnati. Oggi è proprio la circostanza ideale: cielo grigio intenso, clima fresco, quasi freddo. Ha smessodi piovere. Le ultime gocce scorrono, a intervalli irregolari, sulle grondaie,con suono metallico: cornice che accoglie il mio stato d’animo opaco, lento e svogliato. In questi momenti non c’è niente da decidere, c’è solo da lasciarsi andare alla nebbia: il mio pensiero è libero e inerte al medesimo tempo, una strana suggestione di spazio pervade questa prigione senza mura.