Arriva l’inverno – di Tina Conti

Le giornate si erano fatte più corte, la temperatura cominciava a calare, la notte era veramente freddo.
Nella piccola casa vicino al castagneto bisognava organizzarsi per l’inverno.
Il gatto bianco passava ormai quasi tutto il tempo in casa acciambellato sulla seggiolina bassa anziché godersi il sole sulla panca davanti alla stalla come faceva nella bella stagione.
Era tempo di proteggere dalla pioggia la catasta di legna per il camino, nella dispensa le provviste serbevoli dovevano essere controllate e appoggiate sulla paglia.
Quest’anno le mele erano venute piccole ma sane.
Si poteva anche seccarne un po’ dopo averle infilate tagliate a rondelle nello spago e appese vicino al focolare.
Pere, cachi e sorbe erano sistemati incesti e cassette ben in vista, in quanto si deterioravano più facilmente.
Il castagneto era stato generoso e tutto il raccolto venduto al mercato: il denaro poteva servire per le tante necessità della famiglia, c’era sempre qualche imprevisto e si doveva essere accorti
Anche in casa c’erano lavori da fare, arnesi da riparare, cesti da ricostruire.
Il materasso del letto, svuotato e ripulito, aspettava di essere riempito delle fresche foglie di granturco che erano state seccate al sole dell’estate.
Le foglie scricchiolano, frusciano fra le abili mani del nonno, che le aggiusta e sposta cercando di dare armonia al lavoro.
Con un grande ago viene ricucito il bordo finale, si lascia una piccola apertura per le modifiche future.
I bambini di casa aspettano con impazienza il momento del collaudo, con salti e capriole, sotto uno scricchiolio festoso si darà una forma compatta al nuovo materasso.
Per molti giorni anche sotto le coperte si sentirà il rumore delle foglie secche.
Gli scricchiolii accompagneranno sonni e veglie fino alla primavera .