Sbattere

Sbattuto sui sassi – di Patrizia Fusi

Mi sento stordito, non mi rendo conto di dove sono, sento l’acqua che mi batte sul corpo, una danza rumorosa mi colpisce violenta,  lentamente guardo quello che mi circonda, sono sotto una grande scogliera, sento i rumori  e la risacca del mare con i suoi ciottoli che batte contro la riva, ho il corpo dolorante sono stato sbattuto come i sassi anche io.

Piano piano riprendo il pensare, ricordo quando il barcone ha iniziato ad affondare, urla scene di panico, io che inizio a nuotare, tanta fatica, non sento più le gambe, è la mia fine? Entro in un buco nero.

Un flebile raggio di sole mi riscalda un po’ il corpo, penso dove sono gli altri ce l’avranno fatta? Dove saranno……. dolore, paura.

Felicità di essere vivo.

Scricchiolare

Arriva l’inverno – di Tina Conti

Le giornate si erano fatte più corte, la temperatura cominciava a calare, la notte era veramente freddo.
Nella piccola casa vicino al castagneto bisognava organizzarsi per l’inverno.
Il gatto bianco passava ormai quasi tutto il tempo in casa  acciambellato sulla seggiolina bassa anziché godersi il sole sulla panca davanti alla stalla come faceva nella bella stagione.
Era tempo di proteggere dalla pioggia la catasta di legna per il camino, nella dispensa le provviste serbevoli dovevano essere controllate e appoggiate sulla paglia.
Quest’anno le mele erano venute piccole ma sane.
Si poteva anche seccarne un po’  dopo averle infilate tagliate a rondelle nello spago e appese vicino al focolare.
Pere, cachi e sorbe  erano sistemati incesti e cassette ben in vista, in  quanto si deterioravano più facilmente.
Il castagneto era stato generoso e tutto il raccolto venduto al mercato: il denaro poteva  servire per le tante necessità della famiglia, c’era sempre qualche imprevisto e si doveva essere accorti
Anche in casa c’erano lavori da fare, arnesi da riparare, cesti da ricostruire.
Il materasso del letto, svuotato e ripulito, aspettava di essere riempito delle fresche foglie di granturco che erano state seccate al sole dell’estate.
Le foglie scricchiolano, frusciano  fra le abili mani del nonno, che le aggiusta e sposta cercando di dare armonia al lavoro.
Con un grande ago viene ricucito il bordo finale, si lascia una piccola apertura per le modifiche future.
I  bambini di casa aspettano con impazienza il momento del collaudo, con salti e capriole, sotto uno scricchiolio festoso si darà una forma compatta al nuovo materasso.
Per molti giorni anche sotto le coperte si sentirà il rumore delle foglie secche.
Gli scricchiolii accompagneranno  sonni e veglie fino alla primavera .