Seconda passeggiata lenta per le vie di Antella – di Cecilia Trinci
Nonostante il tempo minaccioso Roberta Tucci parte alla guida del gruppo dei “passeggiatori lenti”, curiosi di conoscere immagini, aneddoti e storia di questo magico territorio.


Dopo una breve passeggiata condita di storie e l’incontro con un giovane capriolo, sotto una leggera pioggerella intimidatoria, il gruppo torna sui suoi passi verso la piazza da dove ha avuto origine il paese.


“Ante illam” (“di fronte a quella”) è infatti l’etimologia di Antella perché dietro alla bellissima chiesa che tutti conoscono si trova un’altra chiesa ancora più antica, oggi tornata al suo splendore, con le finestre che funzionano come meridiane e che lasciano passare fessure di luce a squarciare il buio di quella che oggi è una cappella per la messa del mattino. A tradire la sua esistenza una porta dietro l’Altar Maggiore, non al centro rispetto all’asse verticale del transetto.

Dentro la chiesa, nel raccontare di Roberta, prendono vita le nobili famiglie dei Peruzzi, dei Bardi e degli Antellani che hanno fatto la storia di questo territorio, ben collegato a Firenze. Folgorante la scoperta di un quadro del ‘600 che ha sullo sfondo la piazza come era allora e il tabernacolo con una splendida Madonna, di età ancora più antica, ancora oggi ben visibile all’esterno, sul piccolo ponte di fronte al negozio di fiori davanti al quale gira costantemente un traffico intenso, eternamente distratto.

(Stemma della Famiglia Dell’Antella presente anche sulla facciata del Teatro Comunale di Antella)
e stata davvero una bella mattinata…la Roberta davvero brava a raccontare la storia è gli aneddoti…un vero pozzo di cultura e soprattutto di amore verso il suo territorio! Grazie Cecilia e grazie Roberta. Alla prossima passeggiata
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