Acqua di montagna – di Laura Casati

Li sciacquo continuamente questi denti doloranti, anche i colluttori non attenuano il dolore sordo e continuo. Mi alzo anche di notte, nel silenzio della casa, si ode questo rumore: l’ acqua che scorre nel lavandino. Il gorgoglio dell’acqua riporta alla mente un’emozione piacevole e rivedo i rigagnoli impercettibili che dalla sorgente pian piano si dirigono verso il torrente impetuoso che scende a valle verso Pozza di Fassa e si getta nell’Avisio. Lungo il torrente situato nel gruppo Monzoni, sul sentiero, con il passare degli anni è divenuta una strada, scorgo il rifugio omonimo “Monzoni” il mal di denti siattenua e mi par di gustare lo yogurt montano con panna e mirtilli che viene servito lì. L’ultima volta che ci sono andata, ormai sei anni fa, oltre all avista, al gusto, anche l’udito si è deliziato, la filodiffusione trasmetteva brani del periodo della mia giovinezza: è stato un momento magico che non scorderò. Che strano i miei malanni fisici sono più sopportabili sarà stato l’effetto del colluttorio oppure i bei ricordi influenzano la mente e quest’ultima anche il fisico?


