Picchiettare di un tipo riservato – di Tina Conti

Fra il vento caldo dell’estate e il frinire delle cicale, sentivo fra i rami dei pini uno strano picchiettare.
Più volte ho guardato in alto per scoprire quel piccolo animale autore della musichetta.
Niente, più guardavo e meno capivo da dove proveniva.
Eppure nel tempo ero riuscita a scoprire e individuare i pennuti visitatori del mio giardino, le tortore dal collare che ripulivano la ciotola del cane, i pettirossi golosi dei semini e dellebriciole che spesso lasciavo davanti casa, i piccolissimi uccellini gialli che si rincorrevano fra i rami del cedro.
Ma quel picchio, che in estate mi faceva compagnia non si faceva mai vedere.
Si trattava certamente di lui, prima o poi sarei riuscita avederlo.
Lui di sicuro si accorgeva di me, si fermava di colpo quando si accorgeva che stavo guardando in alto. Doveva essere molto astuto e si burlava di me rimanendo immobile e silenzioso. Forse era un tipo molto riservato.