A domani

A DOMANI… – di Rossella Gallori

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Intraprendo anche oggi, il mio piccolo viaggio, senza soldi, senza bagaglio, le chiavi di casa in una tasca, il cellulare nell’ altra…chissà magari squilla, magari qualcuno mi da il buongiorno, mi chiede dove sono…mi domanda “perché così presto?” …magari hanno bisogno di me…ne sarei felice!

Esco di casa poco dopo l’ alba, sola ma non triste, mi son costruita un mondo mio, in questi 2 km e mezzo…ho ripreso a camminare , dopo mesi, so che è un traguardo, anche se non lo voglio ammettere, io non cambio, galleggio non nuoto.

Le finestre della caserma di Rovezzano sono semiaperte, forse lo sono state tutta la notte, non han paura dei ladri, i carabinieri o forse si, ma sanno fingere bene.

Giro a destra via Della Nave, Elio mi saluta, sta annaffiando, un piccolo paradiso, Adriana sta facendo il caffè,  la stradella profuma di “ buongiorno”

Salgo in casa delle mie ragazze, loro sono in America, io…io fingo di esserci, camicia di jeans pantaloni corti sfilacciati, inadeguati per età, fisico e luogo… ma a pochi metri da casa, io sono già un’ altra. Le gatte, mie nipoti di pelliccia, chiedono acqua, cibo ed attenzione…posso farlo, posso fare quasi tutto quando sono serena, quando…

Poi scappo,  ho troppi appuntamenti, non posso mancare.

Attraverso il lungarno, che in quel punto sembra una autostrada, fuori dalle strisce, mi vedranno, spero!!!

Ho con me il sacchettino del pane secco, bocconcini piccoli per le mie amiche golose,  passo la staccionata che ogni giorno mi sembra meno ostile….e loro sono li, sembrano riconoscere la mia voce, COCCHE CI SONO! LA PAPPA, LA PAPPA….ed inizio a gettare i morsi di cibo, loro volano nell’ acqua ed in un attimo sono li, piccole ma non fragili, ordinate, non litigiose, così diverse da me, ma così famigliari ad i miei occhi, qualche lancio è troppo corto e finisce sul greto…ho sbagliato ma nessuno è deluso nessuno mi accusa, mi fanno credere di aver bisogno di me ed invece, sono io che ho necessità del loro volermi bene  BUONGIORNO PAPERELLE …

Ed inizio il mio percorso, facile, dritto, vivo, pieno di saluti, sorrisi, cosce  da urlo, celluliti da sballo, Ed io faccio parte di quel teatrino che daRovezzano  mi porta al Girone…

Mi affianca un tizio, felice di superarmi, in viso non l’ ho mai visto, non ne ho il tempo, leggo sempre la scritta sulla schiena Zeussssss  noto solo che ha un bel culo( per usare un francesismo) …

Arriva lenta e rimbalzante la badante rumena, viene dal Girone ho scoperto che si chiama Aurora, e che è libera dalle 7 alle nove, mi dice ciao Rosela …ho perso la speranza  di essere chiamata ROSSELLA, ma non mi arrabbio, sorrido e saluto…ho fretta…

C è il signore con il levriero color aubergine , con tanto di “ RACCATTALANCIAPALLA dal lungo manico, per non piegarsi, per non sgualcirsi, come sono uguali cane e padrone …agili, veloci, freddi..

Da lontano vedo lui, capelli lunghi biondi  decolorati….dal sole dell’ Anchetta…mi dice “ ciaooooo” e vola via quanti sforzi per dimostrare qualche mese in meno…..penso….

Mi  fermo guardo i moscerini, piccole nuvole di polvere viva, aspetto che passi  il treno…non mi piace stare sotto di lui…

Ascolto l’ inno di Mameli, stranamente mi piace, anche se devo riconoscere che si poteva trovar di meglio, la caserma è alle mie spalle, ma non così lontana, Da non sentire il suo saluto, che faccio solo mio!

Qualcuno sui sassi manovra un telecomando, un piccolo motoscafo, galleggia rumoroso sull’ acqua, il pilota è un ragazzo grande, gioca e non si vergogna in questa fetta di paese tra Firenze e Fiesole…

Eccolo si e lui ….arriva il cane con due zampe, ha ruote stupende e colorate al posto degli arti è un capo branco gli altri quattro  due passi indietro, se lui si ferma, tutti fermi , se abbaia , tutti lo imitano…chiedo al padrone cosa ne è stato delle sue zampe, un incidente, domando ancora, come fa ad essere così vitale….SA DI ESSERE UNICO, SPECIALE!  Semplice no, penso io e mi ripropongo di far due chiacchere con lui, sicuramente potrà aiutare il mio vivere….

Due atlete vere han gia fatto 2 volte la mi strada son donne di Carrara sembran di marmo, sode, ben abbigliate, nemmeno  sudate…piene di ausili moderni, dico io, per controllare battiti, velocità, meteo, e chissà cos altro,  gioventù….io l’ ho sprecata lavorando…..

Mi scappa pipì, ignoro il segnale, mi siedo nel giardino segreto quello dopo il giardino ufficiale del Girone….ecco arriva il solito signore trampellante, mi spiega che dopo  LA BIRINTITE non ha più equilibrio dondola ma non cade, anzi ogni tanto sbircia nello scollo del costume…cavolo non mi son rimessa la camicia!!!

Riparto salutandolo, con un arrivederci frettoloso, inizia a far caldo, e poi non ho ancora incontrato tutti….

C è la Ginger con la sua padrona, lo spasimante della padrona della Ginger….

Incontro LEI  che mi parla dei suoi LUI…sembrano sempre lo stesso, ma son diversi, confonde colori con amori, dipingendo sentimenti in bianco e nero con un Arno che l’ affianca, e non la bagna, spesso prendiamo un caffè  insieme….poi lei a S.Andrea io per la mia strada, fatta di podisti, campeggiatori abusivi, pescatori di pesci grossissimi ed orribili, che mi auguro, nessuno mangi….farfalle  bianche che mi sembrano piccoli fiori, fiori rosa delicati che mi sembrano grandi farfalle….

Son quasi 30 giorni che faccio lo stesso percorso alla stessa ora o quasi, penso alle mie amiche al mare, in montagna, in città stupende…io no, io sono qua nel mio stretto mondo…..Ripassa la badante rumena “ VAI KASA TU ANZIANA FA MULTO CALDU”  questa volta rido non sorrido, rimetto la camicia, solo per decenza, lascio l ‘Arno,  non son più a casa mia, due ragazzi mi salutano, non li riconosco, forse amici di mia figlia, abitanti di quel mondo Virgin, affollato e banale…ma così giovane e lontano da me.

A DOMANI …PAPERELLE, saluto e trovo nella tasca dei pantaloni due morsini di pane, che un pesciaccio siluro acchiappa al volo, spaventando me e  le mie assistite….a domani giuro …e riprendo la strada di casa….sono più tranquilla , stanchina, come tutti i VIAGGIATORI… a domani..