
Profumi verdi – di Aldo Bombaci
Come descrivere un profumo se non come una sensazione percepita al momento, una suggestione che dall’esterno arriva dentro, ti emoziona, ti mette nella condizione di entrare in uno stato d’animo che poco prima non avevi.
Questa è la sensazione che provo tutte le volte che mi avvicino ad un prato di erba tagliata.
Stamani mentre camminavo lungo l’Arno, di là sul l’altra sponda, all’Albereta, c’era una grossa falciatrice che tagliava l’erba dell’argine.
Nonostante la distanza l’aria era pregna dell’odore classico d’erba tagliata di fresco, e tutte le volte che lo percepisco ho la sensazione di ritrovare un rapporto fisico con la terra, di qualcosa che attraverso il taglio si rigenera, sempre con la stessa intensità, con la medesima generosità di una madre, pronta ad offrire qualcosa di vitale, anche quando non te lo aspetti.