
Profumo di alba in campagna – di Vanna Bigazzi
Il nonno partiva prestissimo per andare a caccia; purché carcasse di non fare rumore, io mi svegliavo sempre ed aspettavo che se ne andasse per aprire leggermente le persiane. Entrava da quegli spiragli un mondo di odori e di suoni suggestivi che mi immergevano nel verde, in quella magica realtà che si offriva non solo ai miei occhi ma a tutti i miei sensi. Mi aprivo a ricevere quel mare di emozioni: quell’odore misto di erba e di animali, un venticello di nipitella, il canto del gallo, il profumo della stalla. Erano sensazioni forti per me. Ogni mattina nascevo a qualcosa di nuovo…