
Profumo di erba tagliata – di M. Laura Tripodi
Mi aveva investita all’improvviso, come uno schiaffo, o forse mi aveva sfiorata come una carezza?
Era stato annunciato con un rumore, prima come di sottofondo, poi sempre più assordante . Interrompendo la quiete del tardo pomeriggio sembrava quasi ci fosse qualcosa che non andava.
Seguii la curva della montagna e il rumore tacque, quasi che il silenzio volesse accogliermi. Fu in quel momento che il profumo acuto dell’erba appena tagliata invase non solo il mio naso, ma tutto il mio essere. Lo sguardo si posò pacatamente su una distesa di verde lucente, acquattato. Una specie di trattorino stava ancora fumando cercando il riposo. Un uomo si tolse il cappellino di tela, si deterse la fronte con il dorso della mano e con un gran sorriso mi fece un cenno di saluto.
Stava calandola sera e il silenzio era interrotto dal punteggiare del canto dei primi grilli.
Il sorriso di un uomo, la voglia di tuffarsi nell’erba,qualche grillo timido….ed è quasi sera….non servono grandi cornici, per fare quadri di valore…..bastano poche parole…
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Il taglio dell’erba e il risveglio della natura intenso come la terra arida bagnata dalla pioggia.
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