
Stanca – di Rossella Gallori
Firenze 10 aprile 2018
Scusa se ti scrivo solo oggi, amica mia, ero troppo stanca per farlo prima, ti ho scritto spesso, al buio dal mio letto, nei miei sogni, lettere interminabili, mai spedite, senza foglio, senza matita, solo pensiero e cuore….per spiegarti come sono e perché , ho cercato si, ma non sempre ci sono riuscita….forse, dico forse, stasera ci riesco, sto meglio, son più calma, meno offuscata dalla confusione, dai profumi di una primavera, piovosa e stupida, beh infondo lo sai, sono complicata …te lo ricordi? Lo diceva anche mia madre “È una bimba complicata, ha preso un’ altra fittonata” sembrava una filastrocca, e tutte le volte che lo diceva, eran spilli nel cuore, pugni nello stomaco…..il babbo, invece rimediava tutto, te lo ricordi, vero, il mio babbo?…riusciva rendermi il sorriso con il suo dire “ Non e complicata, è innamorata….si innamora e crede sia per sempre”
Ora, mi son persa, cara amica, come faccio sempre quando i ricordi diventano prepotenti e non rispettano la fila, quando fanno a cazzotti con la mia testa per essere i primi.
Son partita dalla stanchezza, passando per il cuore, per poi tornare a loro, a chi mi ha amata tanto, forse troppo, il solito viaggio per complicarmi l’ anima.
Volevo dirti tante cose …ma è tardi anche se c’ è ancora tanta luce, forse troppa…
Ti lascio, stringendoti a me, come so fare io, benissimo, da lontano….e tu lo sai vero il perché ? Se mi avvicino, mi scotto, se mi scotto sento male, se sento male, piango…..e poi di queste lacrime, che ne faccio? Magari ti riscrivo, riparto….il babbo, la mamma, il cuore che fa male ….e poi chi mi protegge? Sono stanca, molto stanca, te lo ho già detto, vero?
Forse, questa specie di lettera….non te la spedisco…forse l’ appallo, la butto, la brucio……la trito……
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Non stracciare , non tritare, non buttare mai un tuo scritto mi raccomando ti conosco te e le tue lacrime i tuoi sentimenti la tua bontà a volte non capita ma vera e sincera. Scrivimi
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