Le mani

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MANI FORTI – di Mirella Calvelli

Le mani forti di Tina, a prescindere dalla conoscenza della persona stessa.

Mi hanno suscitato forza, coraggio, possibilità di rinnovamento, curiosità e amore del bello.

Mani che esprimono la capacità di provare e riprovare con tenacia.

Nello stesso tempo si trasformano in mani che accarezzano la bellezza e la attraggono.

Mani che sapientemente distribuiscono il tempo ad azioni di natura materiale, ad azioni di natura virtuale, nel quale non sminuiscono il loro potere, ma lo aiutano ad approfondire le curiosità.

Sono rimasta attratta da mani che possono essere da bosco o da riviera, che si adeguano alla necessità ed alla scoperta.

Usate in maniera a volte discreta, altre volte energica, producono e muovono le fila di un mondo colorato e vibrante, ricco di personaggi ed emozioni.

Si riposano solo per ricevere i comandi del pensiero, e venire veicolate nella costruzione del quotidiano e non.

Non ho percepito il suo anello, che le abbellisce, poiché è un oggetto distaccato dalla valenza delle stesse.

 

Parole e foglietti

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STANCA – di Elisabetta Brunelleschi

Stanca, sul foglietto bianco c’è scritto stanca.

Ma dai, buttalo via quel pezzo di carta. Butta via la stanchezza!

E poi stanca di cosa?

Dei giorni, della pioggia, del senso uggioso di un mattino?

O forse delle strade che inesorabili portano sempre al tramonto?

Sei stanca, ma non puoi fermarti.

Piega la stanchezza e cammina. Guarda lungo la tua strada. Hai le lacrime in fondo al cuore, le mani chiuse nelle tasche, ma continua a camminare e anche guardare.

Forse puoi scorgere un seme germogliato, magari proprio dove non te l’aspettavi, lì tra le pietre del marciapiede davanti a casa tua.

Siediti, osservalo mentre cresce, verde, tenero, forte.

Così potrai riposarti, la stanchezza se ne andrà e ci sarà spazio per nuovi cammini.