
Una notte stupenda – di Rossella Gallori
Nacque, ed era quasi Natale.
Nacque e lasciai gli incubi.
Non capii bene, perché fosse bionda, perché avesse occhi verdi.
Nacque la prima cosa mia, con un nome che avevo scelto.
Nacque la vita e cancellò le mie morti.
Quando la strinsi al seno, mi accorsi che non mi somigliava dentro, stranamente ne fui felice, non volevo che avesse le mie paure, la mia rabbia, i miei tormenti.
Nacque lontana dai brutti sogni ed era l’alba di una notte stupenda
È proprio così la nascita, non una qualunque, la tua tua. Bello mi piace.
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