
Notte bianca del nord – di Nadia Peruzzi
Non te lo aspetti anche se lo hai letto. Lo sai, ma non la immagini così. Siamo ben oltre la mezzanotte e la linea dell’orizzonte è ancora un fuoco che non accenna a spegnersi . Non c’è forza che riesca a spingere il sole sotto coperta.
Le stelle baluginano senza convinzione, flebili, fioche, sbiadite. La luce che punteggia occidente è così forte che ha la meglio su di loro.
Il giorno non ha nessuna voglia di finire e tu ,come lui, nessunissima voglia di cedere al sonno.
Non è solo lo spettacolo che hai di fronte che ti rende vigile. E’ una energia che non sai di avere, ma si affaccia prepotente, alimentata dalla luce, a tenerti sveglio. Tu sei diventato come il giorno, sei il giorno, sei in grado di percepire la forza della natura con i suoi corsi e le sue regole. Ti senti euforico e insieme consapevole della tua finitezza e della immensità di ciò che ti circonda. Tutto questo ti esalta ma anche un po’, solo un po’, ti spaventa.
Le tue antenne sensoriali ti fanno percepire quello che sai: la luce è la vita .Come un click qualcosa ti è scattato dentro, come una rivelazione.
Dormire a queste latitudini, in estate, lo vivi come una colossale perdita di tempo anche solo nel tuo ruolo di visitatore temporaneo.
La veglia ha la meglio sul sonno e non può che essere così se vuoi bere a gran sorsi la vita e incamerare tempo vissuto attimo per attimo prima di precipitare di nuovo nella lunga notte invernale.
Non la vivrai quella notte, ma se fai correre la fantasia puoi immaginarla.
Una immensa coperta di cielo stellato che lentamente avvolge piccoli borghi e città,,spegne i rossi i blu i verde e i gialli delle case lungo i fiumi e i laghi ghiacciati. Ti sembra di vederla mentre copre tutto con fare protettivo, anche il candido lenzuolo di neve che rallenta i movimenti e ottunde i suoni.
Non resta molto lì, appesa. A oriente una sottilissima lama di luce è pronta prepotente a farsi strada per far nuovamente parlare di sé !!



