
Pagina di Diario di Elisabetta Brunelleschi
Martedì 9 gennaio 2018
Stasera, quando sono entrata nella stanza della scrittura, un vento nuovo mi ha avvolta, è un’aria leggera, calma e rilassante. Dal tavolo apparecchiato tenui colori mi allargano e mi invitano al riposo. È un vento bianco che aleggia delicato tra di noi!
Il bianco è un colore strano.
Sembra vuoto e invece non lo è, perché, e la scienza ce lo insegna, contiene tutti colori. Rosso, giallo, blu, nero, .. tutti!, ma lì per lì non li vedi perché loro si camuffano, si nascondono, si mescolano e diventano uno solo: il candido, innocente bianco.
Capita che non si pensi al bianco come colore.
Se qualcuno mi domanda qual è il mio colore preferito, io vi rispondo il giallo, il verde, il rosso, che mi esprimono forza, movimento, luce, calore. Ma il bianco proprio, non ve lo rammento.
Eppure stasera, da questo tavolo circondato da sorrisi e sguardi invitanti, si eleva un bianco nuovo che a poco a poco mi scuote e mi porta in spazi larghi e mi fa pensare alle tante esperienze che con il bianco si possono fare.