
Schiuma – di Mirella Calvelli
La parola magica che è saltata agli occhi e al cuore è …Schiuma.
Era imprigionata insieme a tante altre parole in un barattolino di vetro, che passava di mano in mano, senza destare attenzione alcuna. Tutte parole che esprimevano qualcosa che richiamava il bianco, tema di questa nuova “sessione”.
Ma come si fa a bloccare questa parola vibrante, energica e trainante?
Già rinchiusa perde il suo fascino, l’acqua si rilasserebbe e voilà…anche il suo aspetto subirebbe una trasformazione tale da cambiarne l’ottica, il colore e persino l’ identità…
E allora liberiamola nell’immaginario, facciamola volare fino al mare e ammiriamola nel suo habitat naturale e nel suo movimento regolare, nelle onde che corrono verso la riva e poi arretrano lasciando una scia bianca informe.
Quante volte lo stesso movimento ha ipnotizzato il mio sguardo.
Divertente vedere la traccia che si imprime sulla sabbia, mai uguale, uno smeriglio che poi viene subito ricancellato ogni volta dall’onda successiva.
La stessa consistenza del latte, che una volta agitato nella tazza, produce schiuma …di latte.
Dalla schiuma, anzi spuma, del mare secondo la mitologia, nasceva Venere o Afrodite , Dea dell’amore e della bellezza.
Dalla bocca del piccolo sazio fuorisce schiuma…di latte.
Schiuma come nascita, schiuma come proseguimento della vita.