Il periodo rosso sta per finire…..

orchid-2908889_960_720Rossella Gallori: ARRIVA IL BIANCO, NON DIMENTICO IL ROSSO

Tolgo il mantello di velluto ROSSO , lo tolgo, non lo dimentico,  lo osservo con amore, come il compagno di un pomeriggio di passione…..

Lentamente, sempre più lentamente, indosserò il BIANCO del mio inverno, del silenzio, del vedere  senza guardare, dell’ ascoltare.

Non avrò   al collo una sciarpa di shahtoosh , frutto della morte.

…..Un latteo scialle di pile mi scalderà il cuore…proteggendomi dai raggi del gelo…..e non solo.

Le pere di cioccolato

Gabriella Crisafulli: Il magma nelle bottiglie

Rosso, verde, blu, violetto, turchese, amaranto … viaggiano nel turbine di elementi diversi che si mescolano, roteano, ondeggiano, suonano, luccicano, precipitano. Da un grumo che si scioglie cascano brillanti, gocciolano stelle, all’inizio una ad una poi sempre più numerosi. Ecco si fermano, disegnano un albero attraverso cui filtra il succo d’amarena denso e fragrante.
Nella casa di Monte Farella c’erano tanti alberi: cotogni, meli, peri, ciliegi, mandorli, fichi e anche l’uva fragola che faceva ombra davanti al trullo. Ogni frutto veniva usato e conservato in modo diverso, ogni frutto serviva per preparazioni differenti.
I “calzoncelli” con le amarene, dolci e salati, sono stati per me la scoperta di un nuovo mondo. È il lato est della mia vita dove la nonnina Anna cucinava le fave nel “pignatello” poggiato sulla “fornacetta” alle prime luci del giorno e dove nonna Pina, messo il cesto al braccio, dava la mano alle bambine per andare a cogliere le pere di cioccolato. Altro non erano che pere le quali, al momento di maturare, diventavano di un marrone molto scuro.