Esperimenti deliranti

 

Lorenza: Le bottiglie colorate

Appena ho visto le bottiglie ho pensato:” Ma che ca… volo si  è inventata stavolta Cecilia”. Questa donna mi farà diventare matta con la sua stralunata inventiva; non sarà mica un’aliena? Noi fiduciosi e ingenui la seguiamo nei suoi visionari e manipolatori esperimenti e non ci accorgiamo che lei fa di tutto per catturarci l’umanità. Cosa se ne farà poi non si sa. Speriamo bene… Subito dopo il pensiero, accompagnato da un brivido di terrore, è andato alla passata di pomodoro e alla cena della mia vigilia di Natale. Anche quest’anno, come è nella tradizione veneta, dovrò cucinare l’anguilla con la passata di pomodoro, aglio e un po’ d’aceto. Per me è un incubo. (…) Ho ricordi di anguille che fuggivano per la casa, rimpiattandosi sotto poltrone e mobili, con la relativa difficoltà per stanarle. In più hanno la pelle viscida, non si acchiappano e la spellatura è quasi impossibile perché non si riesce a tenerle in mano.(….) Ogni anno chiedo a Babbo Natale di evitarmi questa truce esperienza,  ma i miei cari figli tecnologi cibernetici lo pretendono; dicono che, se non c’è almeno un pezzetto di anguilla come è tradizione, non è Natale. Valli a capire te questi giovani! Senza dire che crescendo in Piemonte devo cucinare anche la tradizionale “bagna cauda”. Con questa va un po’ meglio sono solo acciughe sciolte in chili di aglio e burro e mangiate con i peperoni. Una cosa pesantissima che i fantasmi della notte del “Canto di Natale” di Charles Dickens sono una bazzecola. Mi ha sollevato da queste tristi elucubrazioni avere  fra le mani la bottiglia azzurra che sembrava un pezzetto di mare con la schiuma sulla battigia. E’ stata quella bella visione che mi ha fatto pensare: “E se quest’anno mollassi tutti lì e me ne fuggissi al mare”?

Nuotare nel blu

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Chiara Bonechi: Il blu…

Il mare…

il movimento delle acque…

le onde che trascinano i granelli di sabbia…

Distesa sulla battigia sotto il sole cocente ascolto il rumore del mare, mi lascio accarezzare dalle onde e rinfrescare dall’acqua che bagna il mio corpo.

Nell’acqua del mare nulla è fermo, si muovono i granelli di sabbia, si muovono i pesci, le alghe e si muovono i corpi dei bagnanti.

E’ tutto un salire e poi discendere nella trasparenza del mare.

Poi quell’olio, il petrolio si adagia in superficie e i nostri occhi non riescono più a penetrare nella trasparenza del mare.

Non riesco più a vedere il blu.

Rosso come la paura

rossa

Rossela Gallori: Ho avuto paura

Ho avuto paura, che mi scoppiassero tra le mani, tutti avrebbero  riso….ed io, sporca e imbarazzata, cosa avrei fatto?

Ho avuto paura di guardare, di osservare un senso che non avrei trovato, più che altro , che non avrei saputo spiegare.

Ho avuto paura che LEI , si aspettasse da me  una logica immagine , una sequenza nitida di emozioni.

Ho pianto dentro, il blu pavone mi sembrava la luce impietosa di una autoambulanza,  che mi teneva sveglia……..a  S. Luca era più notte , la notte…..

Ho avuto paura, di quel rosso scarlatto, poco coraggioso ….anche lui truccato da rosa di Parma, clown , per l’occasione.

Ho avuto paura e non l’ ho detto, osservata da occhi istruiti….

Poi, nel mio cervello, ho mescolato i liquidi, per farne un solo colore….un violetto cobalto ….che mi ha accettata per quello che sono, senza filtri, in un cielo color manganese, dove spesso piove …fili di lana rossa scendono  dal cielo….acqua che non bagna….

Il rosso intorno

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Monica Baldi: ROSSO RUBINO

Mi vesto di rosso, rosso rubino, mi fascio, mi avvolgo, nel rosso rovino, scivolo intera, senza sfumature,  nel rosso regale, vibrante d’azione, passo svelto, cuore aperto, pulsazione continua, apertura d’amore, cosmico amore alare.

Brilla il rosso sul mio corpo, entra il raggio nelle vene, ride il cuore e lo contiene.

 

…e BLU

Nel blu profondo, la calma, l’affondo…il corpo svanisce, si diluisce, nel liquido notte, liquido dell’Universo…galleggiano suoni, appaiono immagini…avvolto nel liquido amniotico dell’anima, sogno, divago, mi alleno, riposo…in Pace.

Magica magia!

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Tina Conti: Vortice di colori

Sciame di colori, fruscii di luci, aria di mistero.
La seduta cominci!
Chi si è acconciato i capelli di rosa sparato, chi ha fatto un taglio lungo, corto sfumato,
Chi con tenebroso cappello, altre con brioso ombrello e mantello cadente, giacca fluente, gioielli tintinnanti, scarpe scintillanti.
Una pozione è stata preparata, impastata con aromi orientali, profumi  nostrali, frutti magici, viene servito  il bollente infuso di fiori  sconosciuti, con miele e sentori lontani. Che ebrezza nell’aria………si parte.!!!!!

– vorrei un marito con piedi da folletto che  nel ballo mi guidi con effetto!
– si avverino tutti i desideri nascosti nel cassetto, escano anche i no che non ho mai detto
–  sia  perfetta la tavola imbandita, il cibo insolito e squisito che faccia a tutti leccare il dito
– il bastone che mi ha sorretto fin ora voli  per il mondo  e per chi ne ha bisogno ogni ora
– che il limone  dalla rugiada dissetato se ne stia felice sull’aia  indisturbato
– l’orto sul poggiolo sia il più rigoglioso del paese con solo due secchi di acqua al mese
– che il ballerino aitante e scapigliato, diventi un ometto senza buzza e ordinato
– la torta di briciole che farò stupisca tutti per un bel po’
– che la magia di questi incontri lieti, perduri nel tempo  e  faccia diventar tutti saggi  e mansueti.

Scintille in bottiglia

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Maria Laura Tripodi: Le bottigliette

Sono liquidi sospesi. Sono gelatine che non lasciano passare niente. Le stelline colorate sembrano rincorrersi e non raggiungersi mai.

Ma la bottiglietta azzurra con i sassolini che si posavano sul fondo e facevano un suono che sembrava una musica sud americana?

Ma le paillettes che si illuminavano e si spegnevano come quelle attaccate sui bustini delle gemelle Kessler?

Forse in una di quelle bottigliette c’era un fogliolino di carta con un messaggio dentro.