
Lorenzo Salsi: Una spuma al bitter
Sudato, fradicio, la partita era stata vinta.
Al campetto accanto alla chiesa faceva un caldo birbone.
Scontro feroce dopo le scelte, una fatica da non credere sotto il sole in quel modo.
Una squadra di 8 e una di 9, perché se no qualcuno rimane fuori e non può giocare.
“Madonna che caRdo ! ” ,” OH e l’è luglio se ‘un fa caRdo ora, quandE e deve fare? “. Discorsi da grandi sentiti da piccini.
Si aveva 10 o 11 anni, chi più chi meno. ” So’ di ’60 “, “Io di’ ’59 “.
I più bravi Massimo e i’ Cippe, gente nata con la palla fra i piedi, qualcuno addirittura alcuni anni più tardi giocò in serie B.
Bravi, facevano le scelte come capitani l’uno contro l’altro per bilanciare le squadre. Se no che “sugo” c’era, non c’era gioco.
” CaRdo, madonna che caRdo!” e polvere, mammina quanta polvere, rivoli di sudore che si portavan via la polvere dalle tempie, dalle guance e ti rigavano il viso. Non era abbronzatura era sudicio .
” Goooooool …….” grandi!!, si vince .
E poi al circolo : “Una spuma al bitte(r)….oh, pagate voi che avete perso ….” “Sì ma da 25 (lire) ……
E ci si abbracciava mentre si beveva.
Che dire …Club Sportivo Firenze ..il 55 …Lorenzo non era ancora nato…ma per magia ..i suoii ricordi diventano i miei…grazie. Rosy
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