Parola complicata

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Emilia Caravaggi: INTABARRATA

Come tanti piccoli, facevo molti capricci anche perché tutti mi viziavano molto essendo la più piccola di tre sorelle, per cui a volte prendevo delle bizze terribili che neanche la mia mamma riusciva a spuntarla nonostante la sua calma e pazienza. Così un giorno di Agosto, decisi che dovevo mettermi il pellicciotto bianco di calda lana di pecora. Piansi all’infinito fin quando mamma, stanca dei miei strilli, andò all’armadio dove erano custoditi gli abiti invernali e tirò fuori il pellicciotto odorante di naftalina. Lo indossai e uscimmo sotto il caldo di Agosto. Resistetti un’oretta intabarrata nella pelliccia sotto gli sguardi attoniti di tutti poi finalmente decisi di toglierla. A quel punto Vera, la mia mamma, si impuntò affinchè continuassi ad indossarla fino al rientro a casa. La tolsi e la misi sulle spalle ma non si attenuò il calore che ormai si era insediato dentro il mio piccolo corpo, ma questa volta vinse Vera e dovetti trasportarlo fino alla fine della passeggiata e rientro a casa. Non ho più indossato il pellicciotto neanche d’inverno.

 

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

1 commento su “Parola complicata”

  1. Peccato …i colori chiari ti stanno bene,e poi la pelliccia bianca è magica, come magico è il tuo brzno immerso nel caldo dell estate. Rosy

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