Dopo colazione apro l’armadio. Dentro c ‘e molta confusione: abiti estivi e invernali lottano per trovare un p’o di spazio. Sarebbe necessario fare ordine, non ne ho voglia , oggi farò altro. Che decisione coraggiosa, non è da me: starò migliorando?
Porto a scuola la piccina con la bici, a lei piace tanto e poi…….per fortuna rimane lì senza problemi, la vedo consapevole e attratta dalla nuove situazione questo placa il mio animo di nonna, riprendo la bici e via passando da via di Belmonte… Che spettacolo, luci, colori, architetture, oggi il gruppo di mucche si è spostato sopra la strada, appena scollino appare la cupola del Brunelleschi e la miniatura delle case della città. È uno spettacolo che ferma il respiro i colori mi avvolgono devo stare attenta a non finire in un fosso. Mi fermerei da Piero penso quando sono vicino alla sua casa, forse lo trovo, so che ha iniziato a cogliere le olive, posso prendere le uova fresche. Chiedendole alla sua mamma mi farei dare anche quelle piante di pesche tardive che mi ha promesso. La mamma è sul piazzale, mi saluta ma non mi riconosce, devo parlare forte perché sente poco, la vedo serena, me la ricordo dopo una caduta con il braccio al collo e molto spaventata. Mi racconta che ha fatto novant’anni e che lei nel campo non ci va più. Piero ritorna con il fucile, ha fatto un giretto di prima mattina prima di andare a raccogliere, ha un viso fresco e soddisfatto: è riuscito a iniziare il giorno ascoltando le sua passione. Poi raggiunge la squadra storica di raccoglitori.
Riparto con solo due uova, un cane ha fatto fuori 5 galline e le restanti non producono abbastanza per accontentare tutti.
Il progetto mattutino era di andare alla fonte della Fata Morgana, a Grassina voglio fare delle foto da mandare agli amici che con me hanno visto la scultura del Giambologna a palazzo Strozzi fatta per essere collocata in questo luogo.
Imbocco via delle fonti, ricevo i complimenti di un gruppo di pensionati per la velocità con la quale affronto la salita, non hanno notato che sono dotata di batteria elettrica per pedalata assistita. Mi prendo i complimenti e proseguo. Guardo alle finestre della casa di Grazia, deve essere in casa, non l’ho sentita da giorni, mi fermo a vedere cosa combina. Entra, vieni ! No! Sono di passaggio, non ho messo neppure il lucchetto alla bici . Dai, mettila dentro al cancello. Prendo un caffè e poi riparto. Questa stradina è proprio adatta per un’uscita al sole prima di pranzo , incontro anziani, badanti, amici che si fanno compagnia.
Dopo le foto riparto di gran lena, mi fermerò al forno per prendere la schiacciata per la merenda delle ragazze e un po’ di verdura al banchetto dei contadini.
Guardo l’orologio, mi sono dedicata quasi due ore, però che leggerezza, che felicità fare le cose come capitano seguendo il momento, quanti orpelli condizionano la nostra vita, come deve essere diverso sentirsi sempre leggeri e liberi. Io non ne sono capace non so se mi farebbe sentire a mio agio ma ci voglio pensare.